“Camilleri ricordava che sua madre era sorpresa dall’ordine ossessivo della sua stanza, da bambino. Sono cose che non vanno sottovalutate negli scrittori: la costruzione di cattedrali narrative. l’incasellamento del sapere costruito per una vita, devono avere un sistema efficace di ordine delle materie prime. Ed è sul sapere costruito per una vita intera che dobbiamo tornare, a proposito di Andrea Camilleri”.
Su la Repubblica oggi Francesco Piccolo ricorda, a 5 anni dalla scomparsa, Andrea Camilleri con un ritratto che vuol ricostruire il cammino dello scrittore, tutto intero, scongiurando l’errore di “staccare lo scrittore di enorme successo da quell’ostinato amante di ogni forma di cultura e di arte”.
E’ una riflessione che questo sito, nato dalla volontà delle figlie Andreina, Mariolina ed Elisa, e concepito come un luogo di conoscenza della biografia intellettuale dello scrittore, non può che condividere e apprezzare.
“Credo che sia arrivato il momento di considerare la vita artistica di Camilleri nel suo insieme, e di abbandonare per sempre questa idea dell’esplosione tardiva. In realtà, come ha spiegato bene lui, il suo è stato «un destino ritardato». Ed la definizione piu precisa e confortante: chi più di lui aveva coscienza che tutto era cominciato molto prima, e soprattutto che ogni segmento della sua vita era servito al suo destino ritardato?” chiede Francesco Piccolo.
“C’è una storia più lunga, articolata, recuperabile e che fa giustizia delle energie che Camilleri ha speso per l’intera vita in nome dell’arte. Ed è di un artista e intellettuale moderno, che per caso entra in Rai o che insegna all’Accademia d’arte drammatica, e che scrive, alleva attori, produce le commedie di Eduardo in tv, e i Maigret (appunto), il tenente Sheridan. Che fa regie teatrali, televisive, radiofoniche. Che accompagna la nascita del costume e della cultura popolare italiana da dietro le quinte, e intanto scrive romanzi, raccoglie storie, colleziona rifiuti editoriali o sfortune che adesso possiamo riconsiderare come momenti passeggeri ed epici di quel destino che neanche lui sapeva ritardato, o forse si chissà, forse ha saputo semplicemente essere paziente”.
“Il destino di Andrea Camilleri è cominciato subito, solo che a noi ce l’ha mostrato molto tardi”.
E noi lo mostreremo, in questo percorso di pubblicazione a tappe, attraverso le carte del suo archivio, testimoni puntuali di quell’ “incasellamento del sapere costruito per una vita” di cui parla Piccolo su Repubblica.
Fonti
“Camilleri. Non solo Montalbano”, di Francesco Piccolo, La Repubblica, Cultura, 17 luglio 2024, pag.27
In attesa dell’archivio… il cammino dello scrittore è raccontato nella biografia pubblicata nel sito con estratti dagli studi di Simona Demontis, le sue carte sono presentate nell’inventario del fondo archivistico redatto da Patrizia Severi